Wednesday 15 June 2011

Rocco Schembra: Il percorso editoriale del de non parcendo in deum delinquentibus di Lucifero di Cagliari

In vista di una nuova edizione critica commentata del de non parcendo in Deum delinquentibus di Lucifero, vescovo cagliaritano del IV sec., nel paper che intendo presentare mi soffermerò sulle edizioni a stampa di cui ha goduto questo pamphlet scritto contro l’imperatore Costanzo, a partire dall’editio princeps (Du Tillet 1568) fino all’ultima a cura di Diercks nel Corpus Christianorum (1978). Questo allo scopo di metterne in luce i rapporti con la pur esigua tradizione manoscritta, l’eventuale contributo ai fini della critica testuale, nonché di evidenziare le relazioni e i processi di derivazione di un’edizione dall’altra, ma anche il contributo che dotti e studiosi come Latino Latini, Gonsalvus Ponchus, Cotelier, De Bruyne e Nolte hanno apportato al testo, pur non essendo mai approdati ad edizioni ulteriori. Si valuterà la conoscenza della tradizione manoscritta da parte degli editori successivi al primo e se essi fecero o meno ricorso ad entrambi i testimoni oggi pervenutici. Inoltre verrà chiaramente messo in luce il grave errore metodologico presente nell’edizione del 1677, che si trova all’interno della Maxima Bibliotheca Veterum Patrum, derivazione dell’originaria raccolta di Marguerin de la Bigne, errore consistente nell’adeguamento alla Vulgata geronimiana delle citazioni bibliche, che nell’opera di Lucifero, com’è noto, sono molto corpose e che, invece, com’è ovvio, vanno ricondotte alla Vetus.

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